Glossario
PUN:
Prezzo Unico Nazionale. Rappresenta il prezzo all’ingrosso col quale il tuo fornitore acquista sul mercato l’energia per te e dal quale calcolerà la tua bolletta. Può essere: 1- Orario, 2- Giornaliero 3- Mensile. Il risultato del logaritmo di calcolo del PUN indica un valore in bolletta del PUN mensile ( 3 – 4 % ) INFERIORE rispetto al PUN calcolato su base oraria. Date quindi preferenza al PUN mensile o apportate i dovuti aggiustamenti qualora il PUN proposto sia orario.
Energia reattiva:
È un’energia accessoria per il funzionamento degli apparecchi elettrici che non produce effetti utili e aumenta le perdite di rete. È evidenziata separatamente in bolletta se supera una certa soglia, il suo costo unitario viene spesso maggiorato. Può essere ridotta o annullata con particolari accorgimenti sull’impianto elettrico di casa (condensatori di rifasamento). L’energia reattiva e misurata in kVARh.
Fasce orarie:
I contatori installati per la misurazione dei consumi di elettricità sono in grado di rilevare i consumi del cliente distinguendo la fascia oraria in cui questi avvengono. Le fasce orarie sono definite dall’Autorità e sono così suddivise: Fascia F1: dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 19.00, escluse le festività nazionali. Fascia F2: dal lunedì al venerdì: dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali. Il sabato: dalle ore 7.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali. Fascia F3: dal lunedì al sabato: dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 dalle ore 24.00. La domenica e festivi: tutte le ore della giornata. Per i clienti domestici serviti in maggior tutela i consumi sono distinti nelle fasce F1, come sopra definite e fascia F23, corrispondente alla somma delle fasce F2 e F3.
Oneri di sistema:
Tale voce negli elementi di dettaglio è differenziata tra quota fissa, quota potenza e quota energia. Comprende corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico, suddivisi in: oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili ed alla cogenerazione di impianti , incentivazione della produzione di energia elettrica degli impianti alimentati da rifiuti non biodegrada bili; messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale; copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario; sostegno alla ricerca di sistema; integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica.
Corrispettivo cmor:
Può essere addebitato al cliente dall’attuale venditore a titolo di indennizzo a favore di un precedente venditore, per il mancato pagamento di una o più bollette da parte del cliente stesso. Infatti, nei casi in cui un cliente risulti moroso nei confronti di un precedente venditore, quest’ultimo può chiedere un indennizzo – il corrispettivo CMOR – secondo quanto stabilito dall’Autorità. In questi casi, nella bolletta compare la scritta: “In questa bolletta Le viene addebitato per conto di un Suo precedente venditore il “Corrispettivo CMOR”, a titolo di indennizzo, per il mancato pagamento di una o più bollette. Per ulteriori informazioni su tale corrispettivo si deve rivolgere al precedente venditore
CCV:
Componente Commercializzazione e Vendita, sono i costi che il fornitore ti addebita per gestione della tua utenza, fatturazione, invio fattura e documentazione, promo, personale impiegato, costi di gestione societari, imposte, etc, etc.
SPREAD:
È la differenza tra il prezzo che i fornitori pagano per acquistare l’energia sul mercato all’ingrosso e il prezzo che fanno pagare ai consumatori finali. Dovrebbe rappresentare il profitto che il fornitore lecitamente addebita al cliente per il servizio reso.
Perdite di rete:
Rappresenta l’energia che fisiologicamente si disperde durante il tragitto che intercorre tra l’impianto di immissione in rete dell’energia ed il tuo contatore.
Spesa Materia prima:
Sono il totale dei costi che il Tuo fornitore ti addebita per pagare l’energia elettrica che compra sul mercato per Te (PUN + SPREAD) + i costi per il servizio di vendita CCV ( personale, negozi, pubblicità, etc ) + il suo legittimo guadagno per il servizio reso.
spesa per il trasporto e la gestione del contatore:
Comprende gli importi sostenuti per le attività di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e per l’attività di misura che comprende anche la gestione del contatore. Il livello della spesa per tali attività è definito dall’Autorità, sulla base di criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto dei costi sostenuti per tali attività. Negli elementi di dettaglio i corrispettivi relativi a tali importi sono suddivisi in quota fissa, quota potenza e quota energia.
Tensione di alimentazione
I clienti che hanno accesso alle condizioni di fornitura al mercato libero e/o a quello di maggior tutela sono allacciati alla rete in Bassa Tensione ed hanno una tensione nominale di alimentazione di 220 Volt (monofase) o 380 Volt (trifase). Nella maggior parte dei casi le forniture domestiche sono a 220 Volt.
Imposte:
Sono le voci relative all’imposta di consumo accisa e all’imposta sul valore aggiunto Iva.
Servizi di rete :
rappresentanoi costi sostenuti dall’azienda per il trasporto dell’energia elettrica fino al domicilio del consumatore, i costi per la gestione del contatore, indennizzo mancati pagamenti, contributo a sostegno da fonti rinnovabili etc etc.
ricalcoli
La voce, che comprende gli importi fatturati a debito o a credito al cliente, è presente in bolletta solo se si sono verificati ricalcoli successivi dovuta ad esempio ad una ricostruzione dei consumi per malfunzionamento del contatore o ad un errore nel dato di lettura comunicato dal distributore.
Mercato libero
E’ il mercato in cui i clienti hanno liberamente scelto a quale venditore ed a quali condizioni comperare l’energia. Nel mercato Libero le condizioni economiche e contrattuali di fornitura sono concordate direttamente tra le parti e non fissate dall’autorità.
Potenza impiegata
È il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal venditore (tecnicamente si parla di potenza contrattualmente impegnata). È definita in base alle esigenze del cliente al momento della conclusione del contratto, in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati e, per i clienti domestici, utilizzando altresì le informazioni disponibili in merito ai livelli massimi prelevati in ciascun mese (si veda oltre). Per la maggior parte delle abitazioni, e quindi dei clienti domestici, la potenza impegnata è attualmente di 3 kW.
Servizio di maggior tutela:
È il servizio di fornitura di elettricità a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (nel seguito: l’Autorità). Il cliente domestico o le piccole imprese (PMI)2 sono servite in maggior tutela se non hanno mai cambiato venditore né stipulato con lo stesso un contratto nel mercato libero, o se ne hanno nuovamente richiesto l’applicazione dopo aver stipulato un contratto nel mercato libero con lo stesso o altri venditori. Le condizioni del servizio di maggior tutela si applicano anche ai clienti domestici e alle PMI rimaste senza venditore.
uso residente / non residente:
È il caso di un contratto per “utenza domestica” riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per alimentare la sua abitazione, di residenza e relativi locali annessi o pertinenti all’abitazione adibiti a studi, uffici, laboratori, cantine o garage o manufatti a scopi agricoli; i punti di ricarica privata per veicoli elettrici. La classificazione come cliente domestico avviene purché l’utilizzo dell’energia elettrica sia effettuato con unico punto di prelievo per l’abitazione e i locali annessi (un solo POD e un solo contatore) e la potenza disponibile non superiore a 15 kW. Qualora il titolare del contratto di fornitura, non fosse residente vanno a modificarsi in aumento alcuni corrispettivi della bolletta (in particolare per una minima parte degli importi relativi alla Spesa per la materia energia, per la parte relativa alla Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, alla Spesa per oneri di sistema e per le Imposte).
Autoletture e letture stimate:
L’autolettura è una comunicazione che l’utente invia al proprio gestore con il dato che compare sul display del contatore ad una certa data e ora. E’ consigliata agli utenti in possesso dei vecchi contatori e/o qualora non funzioni l’invio telematico dei dati di consumo.
Con riferimento ad un determinato periodo, in mancanza di letture rilevate o autoletture nella bolletta può essere indicata una lettura stimata, ovvero una stima del numero che dovrebbe comparire sul display del contatore ad una certa data. Quando si riceve una bolletta calcolata sul consumo stimato è bene chiedere spiegazione al proprio fornitore e procedere con una autolettura.
Spesa per la materia energia:
Questa voce negli elementi di dettaglio della bolletta è differenziata tra quota energia e quota fissa CCV. Tale voce comprende tutti i corrispettivi relativi alle diverse attività di acquisto dell’energia elettrica, dispacciamento e commercializza- zione al dettaglio svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale. Per i clienti serviti in maggior tutela che hanno attivato una modalità di addebito automatico degli importi fatturati ed ai quali viene inviata la bolletta in formato elettronico la voce evidenzia, in detrazione della quota fissa, lo sconto applicato per tale formato di emissione.
Altre partite:
Comprende gli importi eventualmente addebitati/ accreditati al cliente finale per oneri diversi rispetto a quelli relativi alla Spesa per la materia energia, alla Spesa per il trasporto e la gestione del contatore e alla Spesa per oneri generali. A titolo di esempio, possono essere comprese nelle “Altre partite” gli interessi di mora, l’addebito/restituzione del deposito cauzionale, gli indennizzi automatici, i contributi di allacciamento, il corrispettivo CMOR . A seconda della loro tipologia, tali importi possono essere soggetti ad imposta sul valore aggiunto (IVA).
Altri usi:
È riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per usi diversi da quelli sopraelencati (ad esempio per alimentare un negozio, un ufficio ecc.).